STREET FOOD NAPOLETANO: PIZZA A PORTAFOGLIO, UN PIACERE PER TUTTE LE TASCHE

Tra le pietanze più note dello street food partenopeo c’è senza dubbio la pizza a portafoglio, un vero e proprio simbolo della cultura culinaria napoletana. Scopriamo insieme la sua storia

Napoli è la patria dello street food. In ogni angolo della città è possibile imbattersi in chioschi e bancarelle dove sono esposte le prelibatezze di questa terra. Tra le pietanze più note dello street food partenopeo c’è senza dubbio la pizza a portafoglio, un vero e proprio simbolo della cultura culinaria napoletana. Scopriamo insieme la sua storia.
 

La storia della pizza a portafoglio

Le origini della pizza a portafoglio vengono solitamente fatte risalire ad una famosa pizzeria del 1738, la Pizzeria Port’alba. Probabilmente, però, la sua nascita è antecedente, forse risale all’immediato secondo dopoguerra. 

Tuttavia, la pizza a portafoglio subì una forte diffusione soprattutto a partire dagli anni ‘90, quando, grazie al G7, arrivò a Napoli l’allora presidente degli Stati Uniti d’America Bill Clinton, il quale assaggiò la pizza da Di Matteo. Da quel momento, la pietanza acquistò una grande popolarità e si moltiplicarono le pizzerie, le panetterie e le rosticcerie in cui poterla acquistare. Di solito, viene consumata quando si è in strada e si ha un po’ di fame. Infatti, si tratta di una pizza leggera, ottima per chi ha un leggero languorino. Complice anche il prezzo contenuto, è diventata uno dei simboli dello street food napoletano. 

Ma perché si chiama così? 

Il nome della pizza deriva dal suo modo di mangiarla: deve essere chiusa su se stessa con entrambe le mani, proprio come un portafoglio. In realtà, per lo stesso motivo, viene chiamata anche pizza a libretto. 
Viene generalmente servita molto calda su un foglio di carta da forno. In alcune pizzerie invece si usano anche cartoncini o dei piattini di carta. Ma il modo con cui viene servita poco importa, visto che sta al cliente saper avvolgerla su se stessa per gustarla al meglio.  

Ovviamente, nella realizzazione della pizza a portafoglio si possono facilmente constatare le influenze della classica margherita. Inoltre, bisogna anche dire che la pietanza si presta ad essere facilmente “personalizzata”. Infatti, in ogni pizzeria si può assaggiare una versione diversa. C’è chi la fa con il cornicione poco soffice, chi preferisce aggiungere più salsa. L’importante è fornire la giusta forma per piegarla. 

Le pizzerie di Napoli più importanti dove si vende la pizza a portafoglio 

Come accennato, le pizzerie in cui poter assaggiare la pizza a portafoglio sono tante e sparse in giro per la città. C’è solo l’imbarazzo della scelta. Alcune di queste, però, sono dei veri e propri pezzi di storia, che da secoli tramandano l’arte della pizza. Stiamo parlando ad esempio della già citata Antica Pizzeria Port’Alba, da sempre considerata la prima pizzeria della città. Le sue origini risalgono a ben tre secoli fa, precisamente venne fondata nel 1738. Nel corso degli anni, la struttura ha ospitato anche personalità importanti del mondo della cultura, tra cui D’Annunzio e Benedetto Croce. 
Un’altra pizzeria nota per la pizza a portafoglio è Di Matteo, situata in via dei Tribunali, 94. 

Quanto costa una pizza a portafoglio?
 

All’inizio abbiamo già accennato al fatto che la pizza a portafoglio è caratterizzata da un costo molto basso. Ma quanto si paga di preciso? Ovviamente, il prezzo varia anche in base alla location, ma in genere, soprattutto nel centro storico della città, è compreso tra tra 1€ e un 1.50€. Ci sono però alcune zone, come ad esempio il Vomero, in cui può il prezzo può arrivare anche a superare le 2€.

LE CAMERE

Una casa accogliente dove rilassarsi alla fine di una giornata entusiasmante. Al Neocore boutique hotel sicuramente troverai la stanza più adatta al tuo viaggio e alle tue esigenze.

MEGARIDE
SCEGLI
PARTHENOPE
SCEGLI
NEAPOLIS
SCEGLI
PHALEROS
SCEGLI
Precedente
Successivo
prima di selezionare il servizio desiderato
Need help?