NEOCORE ROOMS

Vivi la magia della leggenda dell'uovo, attraverso gli ambienti della camera nei toni del verde, gli arredi di design contemporaneo e la cura dei dettagli.

La Storia

Aggrappato al lungomare partenopeo, il suo nome Megaride deriva da Mega, che in greco vuol dire grande, ma si pensa che possa anche derivare dal punico e rappresenti uno degli antichi approdi commerciali fenici disseminati lungo il Tirreno.

Luogo incantato dove la terra ed il mare si uniscono in un tenero abbraccio, dove il viaggiatore si perde stregato dalla bellezza del maestoso Castel Dell’Ovo e dalle vicende misteriose che hanno reso mitico questo sito attraverso i secoli.

Da sempre considerato l’approdo di Partenope, la sirena che si lasciò morire per il rifiuto di Ulisse, ma anche scenario di ulteriori appassionanti storie.
Ricoperta originariamente da aranceti, canneti ed arbusti tipici della vegetazione mediterranea, era ritenuta dimora delle Nereidi e delle Driadi, ninfe marine e vegetali. Storicamente, invece, è sede del primo nucleo urbano della città di Napoli, Partenope. In epoca romana, un potente guerriero di età imperiale, Lucullo, costruì la sua villa- fortezza. Essa conteneva al suo interno una tra le più ricche biblioteche private dell’antichità; allevamenti di murene e frutteti di ciliegi provenienti dalla Persia e dalla Cerasunta, città dell’Anatolia, da cui proviene il termine napoletano del frutto “cerasa”. La villa fu nota per le sue feste sfarzose e per i baccanali, ma ancor più nota per la bellissima moglie di Lucullo, Servilia, che si narra fece innamorare e disperare poeti ed artisti, nobili e gente del popolo, persino gli dei come racconta nelle sue “Leggende napoletane” Matilde Serao. La famosa scrittrice partenopea dedica ampio spazio al mito di Parthenope, l’emblema dell’amore romantico per eccellenza ma non è la sola a tessere storie misteriose attraverso i secoli.

Una delle leggende più affascinanti che hanno caratterizzato questo luogo è quella legata al suo castello ed al suo nome. Si narra che Parthenope, prima di morire, depose un uovo; un giorno, il poeta latino Publio Virgilio Marone, considerato anche mago ed alchimista, raccolse quest’uovo vicino l’isolotto di Megaride. Credendo fosse magico, lo nascose nei sotterranei del castello in una caraffa di cristallo piena di acqua protetta da una gabbia di ferro.

Se l’uovo fosse stato ritrovato o si fosse rotto, il castello sarebbe crollato e la città di Napoli sarebbe stata colpita da tremende sventure. Nel Medioevo, la regina Giovanna I , dopo gravi danni subiti dalla città in seguito al terremoto del 1370, fu costretta a comunicare di aver sostituito l’uovo per rassicurare il popolo che, credendo nella profezia, immaginava grandi sventure per la città.

A Napoli si svilupparono studi di alchimia, l’arte di trasformare i metalli di poco pregio in preziosi e sull’isolotto di Megaride abitavano monaci eremiti che si rifugiavano nelle grotte marine operando l’esoterismo. Per gli studi alchemici l’uovo rappresenta un contenitore dove si fondono gli elementi per ottenere il metallo prezioso.

Fu proprio Virgilio ad apprendere le conoscenze dell’alchimia ed i suoi studi e le sue ricerche furono rinvenute secoli dopo e custodite dai napoletani; proprio per questo esiste un legame fortissimo tra i napoletani e Virgilio Mago, considerato il primo protettore della città in epoca pagana, liberandola da gravi pestilenze e malefici, ancor prima di San Gennaro, il Santo Patrono della città.

 
 

Caratteristiche Megaride

Il nome ricalca quello dell’isolotto su cui sono sorti i primi insediamenti della città e che ospita il celebre Castel dell’Ovo. Una camera che presenta dettagli di pregio. Si caratterizza per un’atmosfera raffinata grazie all’utilizzo delle tonalità del verde e per un design moderno e contemporaneo. Dispone del letto Flou®, firma tra le migliori del design italiano, di una scrivania e di un confortevole bagno privato. Ospita fino a 2 adulti.

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