IL MASCHIO ANGIOINO, LA MAGNIFICENZA ARCHITETTONICA DELLA CORTE DEL RE

Il maschio angioino è un simbolo della città di Napoli. Scopriamo insieme qual è la sua storia.

Napoli è una città caratterizzata dalla presenza di innumerevoli edifici e monumenti di interesse storico. Tuttavia, alcuni di questi con il passare degli anni sono diventati dei veri e propri simboli del capoluogo partenopeo, come ad esempio il celebre Maschio Angioino, un imponente struttura la cui origine risale al XIII secolo. La storia di questo castello coincide con quella della città. Andiamo a scoprirla insieme.

La storia del Maschio Angioino

Il Maschio Angioino, noto anche con il nome di Castel Nuovo, deve il suo nucleo antico al re Carlo I D’Angiò, il quale, dopo aver sconfitto gli Svevi ed essere salito al trono di Sicilia, fece di Napoli la nuova capitale del Regno, apportando alla città numerosi cambiamenti dal punto di vista urbano. Una delle più importanti novità fu lo spostamento della residenza reale dal castello Capuano ad un nuovo castello, ovvero il Castrum Novum, i cui lavori, affidati all’architetto francese Pierre de Chaule, iniziarono nel 1279. Dopo 3 anni, la struttura venne completata ma rimase inutilizzata fino alla morte di Carlo I, avvenuta il 1285. Solo con il nuovo Re Carlo II detto lo zoppo, il Maschio Angioino divenne sede della famiglia reale.

Pochi anni dopo, nel 1294, all’interno della sala di Castel Nuovo, venne celebrata anche l’abdicazione di papa Celestino V. Ma fu con l’arrivo al trono di Roberto Il Saggio, all’inizio del ‘300, che il castello subì importanti modifiche non solo dal punto di vista architettonico. Infatti, proprio in questo periodo la struttura iniziò a vivere la sua epoca d’oro, diventando un luogo frequentato da Importanti personalità del mondo della cultura dell’epoca, quali Francesco Petrarca, Giovanni Boccaccio, Pietro Cavallini e addirittura Giotto. Ospitò anche Giovanna I, a seguito della sua fuga dalla Francia, ma la regina fu costretta ad apportare ulteriori modifiche per proteggersi dai sempre più frequenti saccheggi. In realtà, gli attacchi alla struttura non si fermarono e ve ne furono altri che perdurarono per tutto il corso del secolo. Nella prima metà del ‘400, con l’arrivo degli Aragonesi e, in particolare, di Alfonso D’Aragona, il castello assunse sempre di più l’aspetto delle corti magnifiche di Lorenzo II a Firenze. In particolare, a trasformare la struttura in uno stile gotico-catalano fu l’architetto aragonese Guillem Sagrera. 

Con l’annessione del Regno di Napoli alla corona di spagna e con la nascita del vicereame, il Castel Nuovo smise di essere residenza reale per essere adibito a presidio militare, data la sua posizione strategica. La struttura visse un periodo buio che finirà solo con l’arrivo dei Borbone nel ‘700. Carlo di Borbone, infatti, appena insediatosi, fece restaurare la facciata del lato est e apportò ulteriori modifiche all’intera struttura. Tuttavia, come ben noto, i Borboni non fecero del Castel Nuovo la loro residenza, data la loro predilezione per le regge. D’altronde, i lavori non riuscirono a dare completamente una nuova vita al castello, dato che ancora all’inizio del XX secolo la struttura versava in condizioni pessime. Solo nei primi anni del ‘900, a seguito del passaggio nelle mani dello Stato Italiano, si decise di abbattere gli edifici che nel frattempo si erano ammassati nei suoi dintorni. Seguiranno anni di intensa rivalutazione del monumento. 

Le curiosità del Maschio Angioino

A dare il nome Maschio Angioino al Castel Nuovo furono gli stessi napoletani, che presero spunto dai cosiddetti torrioni, noti anche con il nome di maschi. All’interno della struttura ci sono molte cose da visitare, a partire dalla Cappella Palatina, l’arco di Trionfo. Inoltre, è presente anche un museo civico, inaugurato nel 1990 in cui sono presenti numerosi affreschi e dipinti di importanti artisti, tra cui Battistello Caracciolo, Luca Giordano e Mattia Preti. 

Come arrivare al Maschio Angioino

Per arrivare al Maschio Angioino ci sono diverse possibilità. Chi prende l’auto deve prendere l’autostrada e uscire a centro-porto, per poi proseguire per via Marina fino a Piazza Municipio, dove è situata la struttura. Chi arriva in metropolitana deve scendere alla fermata della linea 1 Municipio, mentre invece chi prende la funicolare può partire da piazza Fuga per prendere la funicolare centrale e scendere alla fermata Augusteo, per poi proseguire fino a Piazza Municipio a piedi. Il castello è aperto dal lunedì al sabato dalle ore 9:00 alle 19:00, il prezzo del biglietto interno è di 6 euro, mentre quello ridotto con Artecard è di 3 euro. 

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