GAIOLA PORTAFORTUNA? LA STORIA DELL’ISOLOTTO NAPOLETANO

Situata a poca distanza da Posillipo, all’interno del Parco sommerso di Gaiola, l’isolotto è un luogo suggestivo e caratteristico. Andiamo insieme alla scoperta di questo angolo della città.

Napoli è una città nota nel mondo anche per la sua cultura esoterica. Durante la sua storia millenaria, infatti, la città è stata protagonista di numerose leggende e storie misteriose. Trai tanti esempi che testimoniano ciò, c’è senza dubbio la Gaiola, l’isolotto situato di fronte Posillipo, caratterizzato, oltre che da tante bellezze naturali, anche da numerosi misteri. Andiamo insieme alla scoperta di questo angolo della città. 

La storia dell’isolotto della Gaiola 

Situata a poca distanza da Posillipo, all’interno del Parco sommerso di Gaiola, l’isolotto è un luogo suggestivo e caratteristico, il cui nome si deve alle cavità che si trovano nella Costa di Posillipo. In realtà, il termine Gaiola potrebbe far riferimento anche ad un’altra origine. In particolare, potrebbe derivare dal termine del dialetto napoletano caiola, ovvero gabbia per uccelli. Gajola è anche il nome geografico minore medievale che sta ad indicare proprio una piccola isola piatta. 

In origine, l’isolotto era collegato alla costa, a differenza di oggi. Inoltre, su di esso vi erano, soprattutto durante l’epoca romana, molteplici ville. I primi insediamenti nella zona vengono fatti risalire in genere proprio all’epoca romana. Infatti, secondo le fonti storiche, l’isolotto ospitava durante questo periodo la casa fu Liberto Pollione, oltre che un tempio in onore della protettrice dei naviganti, Venere Euplea. Si trovava inoltre anche la scuola di Virgilio, all’interno della quale, secondo la leggenda, il poeta era solito provare i suoi incantesimi. Come vedremo, sarà proprio questo particolare che caratterizza l’isolotto a renderlo un luogo esoterico. Ad ogni modo, a seguito della caduta dell’impero, la Gaiola rimase disabitata fino al XIX sec. 

I misteri dell’isolotto

Come dicevamo, l’isolotto è noto per essere un luogo molto misterioso. Ma da dove deriva questa nomea? La prima leggenda sull’isola riguarda un eremita che abitava la villa qui situata. Dopo la sua morte, infatti, si sono succeduti sull’isola una serie di eventi negativi, che hanno portato a reputare l’isola portatrice di sfortuna. In effetti, dalla morte dell’eremita, tutti i proprietari della villa che lo seguirono morirono in circostanze misteriose. 

Ancora più curiosa è una storia relativamente recente. Nel 1926, i proprietari della villa Hans Praun e Otto Grumbach ospitarono Elena Von Parish. All’epoca l’isola era collegata con una teleferica, che però in una notte in cui il mare era particolarmente agitato si ruppe, provocando la scomparsa di Elena tra le onde. Saputa la notizia, i due proprietari vennero colti da un infarto. Sorte diversa ma ugualmente tragica toccò al proprietario successivo, Murice Sandoz, che visse una serie di circostanze che lo portarono al suicidio. 

Il proprietario successivo, Paul Karl Langheim, dopo l’acquisto della casa, andò in bancarotta. La sfortuna colpì addirittura l’avvocato Gianni Agnelli, che dopo essere entrato in possesso della villa, subì alcuni lutti in famiglia. Negli anni successivi lo stesso destino sarà anche per il milionario Paul Getty, che subì il rapimento del figlio, e Gianpasquale Grappone, che, oltre ad essere arrestato per frode, dovette assistere anche alla morte della moglie, deceduta proprio il giorno in cui mise la villa all’asta. 

L’Area Marina Protetta della Gaiola

Nell’area marina protetta della Gaiola sono conservate numerose meraviglie naturali e non solo. Infatti, ci sono non solo una flora e una fauna straordinaria, ma anche alcuni resti archeologici. Inoltre, nell’area sono stati predisposti anche alcuni itinerari dedicato allo snorkeling e all’immersione, al fine di ammirare le tante bellezze situate in situ. Proprio perché c’è tanto da vedere, vengono proposte anche delle visite guidate, in modo da poter permettere un’esplorazione più agevole. 

Merita di essere menzionato anche il Centro di Ricerca che si trova nell’area, grazie al quale è stato possibile recuperare e rivalorizzare numerosi resti archeologici. 

Come arrivare al Parco della Gaiola di Napoli

L’area marina protetta è aperta al pubblico tutti i giorni, salvo il lunedì. Per accedervi è necessario effettuare la Discesa Gaiola, un lungo sentiero che porta su due accessi sul mare. È lungo circa 1 km e porta ad una scalinata, dalla quale poter raggiungere la spiaggia. 

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