FUNICULÌ FUNICULÀ, NON UNA SEMPLICE CANZONE

Scritta nel 1880, Funiculì Funiculà è una delle canzoni più conosciute del patrimonio musicale partenopeo. Scopriamone insieme la storia.

Il patrimonio musicale partenopeo è immenso e molte canzoni che ne fanno parte sono legate a filo doppio alla storia del capoluogo campano. Ne è un esempio classico Funiculì Funiculà, un brano di fine ‘800 nato per celebrare (e pubblicizzare) l’inaugurazione della funicolare. Con il passare degli anni questa canzone è diventata un vero e proprio tormentone conosciuto in tutto il mondo. Scopriamo insieme come e quando nasce questo celebre brano. 

Le origini di Funiculì Funiculà
 

La nascita della canzone è avvenuta nel 1880, quando il giornalista Giuseppe Turco diede vita al suo testo e il compositore Luigi Denza alla sua musica. Nello specifico, la canzone venne realizzata in poco tempo durante una vacanza termale dei due a Castellammare. Nello stesso anno venne presentata alla festa di Piedigrotta e sin da subito riscosse un grande successo. 

I due autori scrissero la canzone in seguito ad un evento che interessò la città di Napoli in quel periodo, ovvero la costruzione di una funicolare. L’infrastruttura venne commissionata dall’ingegnere ungherese Ernesto Emanuele Oblieght agli ingegneri Galanti, Sigl e Wolfart. Si trattava di due piccoli vagoni, chiamati rispettivamente Etna e Vesuvio, di una capienza di otto passeggeri. Il tragitto, invece, aveva una lunghezza di circa 750 metri, per una durata totale di 10 minuti. 

L’inaugurazione della funicolare si ebbe nel giugno del 1880, ma, complice la paura e il prezzo elevato del biglietto, inizialmente questo mezzo di trasporto non ebbe grande successo. Ci voleva quindi un po’ di pubblicità per promuovere la funicolare tra la popolazione della città e si pensò di commissionare la realizzazione di una canzone a Giuseppe Turco e Luigi Denza. 

Il successo di Funiculì Funiculà
La canzone, come dicevamo, ebbe successo sin da subito, tanto da coinvolgere anche l’attenzione di Richard Strauss, il quale la inserì nel finale della sinfonia Dall’ItaliaIl musicista russo Nicolai Rimsky-Korsakov, invece, traspose il brano in forma orchestrale e la intitolò Canto napoletano. Il compositore e pianista torinese Alfredo Casella la mise all’interno della rapsodia Italia, op. 11. Lo stesso Denza ne realizzò anche una versione in italiano. 

Nei primi anni del ‘900 l’editore Ricordi riuscì a venderne più di un milione di copie in un solo anno. Celebri sono anche le interpretazioni dei grandi del panorama musicale mondiale, tra cui Mario Lanza, Luciano Pavarotti e Karel Gott. 

Funiculì Funiculà nella cultura popolare
 

La canzone di Denza e Turco è stata inserita anche in molti film che hanno fatto la storia del cinema. La si può ascoltare ad esempio nella pellicola della Disney Bongo e i tre avventurieri cantata da Pippo e Paperino oppure nel film Shine, quando viene suonata da Geoffrey Rush nel ruolo del pianista australiano David Helfgott. 

Celebre è anche la scena del film I due colonnelli, in cui Totò e Walter Pidgeon cantano Funiculì e Funiculà da ubriachi. Infine, la canzone è stata inserita anche nel film No grazie, il caffè mi rende nervoso, dove tra l’altro il protagonista è un maniaco omicida, chiamato proprio Funiculì Funiculà. 

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